La rabbia è un’infezione contagiosa a carico del sistema nervoso centrale ed è dovuta ad un virus che si insedia attraverso le ferite (morso), può colpire tutti gli animali a sangue caldo uomo compreso.

Nell’uomo il contagio avviene attraverso il morso dei cani e dei gatti infetti e ha un periodo di incubazione che varia dalle tre settimane ai 120 giorni. Non si provvede tempestivamente a somministrare il vaccino specifico è quasi sempre letale.

Negli animali il decorso varia a seconda della forma virale. Le principali sono due:

- Rabbia furiosa o irritabile
- Rabbia da paralisi

Nel primo caso (Rabbia furiosa o irritabile) i sintomi principali e più evidenti, simili a quelli presenti nella rabbia dell’uomo, sono eccessiva eccitazione e corse frenetiche. Il cane diventa aggressivo mordendo chiunque gli capiti davanti, uomini o animali. Nella rabbia da paralisi invece, che p meno comune della prima, oltre allo stato di agitazione, talaltro di breve durata o assente, si manifestano anche forme di paralisi a carico dei muscoli delle mascelle e della laringe. Per prevenire l’infezione è necessario vaccinare gli animali domestici (cani e gatti).

Nella maggior parte dei paesi la vaccinazione è obbligatoria a causa della presenza di animali selvatici (procioni, volpi) che sono facili veicoli di contagio e contribuiscono a un rapido diffondersi della malattia. La terapia consiste dapprima in una immediata e accurata disinfezione della ferita (morso) causata dall’animale infetto o presunto tale, e poi effettuando una serie di iniezioni giornaliere per un periodo che può variare dai 14 ai 30 giorni con richiami successivi dopo 10 e 20 giorni.

Il vaccino tradizionale contiene virus inattivati della rabbia, coltivati nelle uova di anatra.Un vaccino più moderno, che contiene virus preparati da cellule umane coltivate in laboratorio, è più sicuro e richiede un ciclo più breve di iniezioni.